Recensione di "Nina la bambina della Sesta Luna"

Prima di iniziare con la recensione...

Questo libro l'ho già letto quando avevo sette anni, ricordo di aver letto il primo e il secondo in 2 settimane circa (?) bho. Fatto sta che me l'aveva prestato un' amica, e quando il giorno del mio ottavo compleanno avevo avuto la fortuna di "completare" la saga (dato che non era ancora uscito il settimo, e ultimo) mi accorgo che i primi due non erano miei. Delusione assoluta. Ma, dato che i primi 4 libri li avevo già letti, non mi restava che completare, lentamente, la saga. Qualche anno è passato, e oggi la saga è veramente completa. Ho deciso di cominciare a rileggerla dal terzo,dato che del primo e del secondo la trama la so a memoria. E quindi... ecco la recensione del primo!


La storia

Nina ha dieci anni, una strana voglia di fragola dalla forma di stella sul palmo della mano destra, e molti, troppi segreti ancora da scoprire. Il nonno Misha, filosofo, alchimista e mago buono, che vive a Venezia, le ha lasciato in eredità un destino avventuroso: una missione di salvataggio per un pianeta in pericolo, contro un nemico potente, malvagio e pronto a tutto pur di averla vinta sulla bambina e i suoi nuovi amici. Ma – per tutte le cioccolate del mondo! – non ci riuscirà. Ecco un fantastico viaggio tra alchimia e magia alla conquista della Sesta Luna. (dal sito della scrittrice, Moony Witcher)

Che ne penso io?

Per i ragazzi e le ragazze dell'età di Nina, (10-12 anni) sarà facile immedesimarsi.
Al contrario, io avevo 7 anni quando l'ho letto, perciò immedesimarmi è stato difficile.
Secondo me, questo libro è  consigliabile dai 9 anni in su, siccome pur essendo per bambini, ha delle parti che potrebbero arrecare ai bambini un sovraccarico di emozioni molto difficile da gestire, non necessariamente paura, per carità! Lo dico per esperienza personale, siccome a quell'età ero facilmente impressionabile da tutto. Un bellissimo libro, consigliato ai ragazzi amanti del mistero e dell'avventura.
Scritto in maniera semplice ma coinvolgente, è riuscito nel suo intento, cioè far volare le ali della fantasia (dove l'ho sentito? Mah). 

E si conclude qui :-)





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